Gli obiettivi operativi del progetto:
• La costituzione di un partenariato comprendente due Enti di Ricerca, un Consorzio di produttori, nove aziende agricole, un frantoio, una
azienda di trasformazione;
• L’utilizzo di essenze da sovescio e covercrop per la riduzione della stanchezza dei suoli, per il miglioramento della fertilità e per la riduzione
dell’utilizzo di fertilizzanti di sintesi con ricadute sulla sostenibilità ambientale;
• Il trasferimento di tecniche di irrigazione deficitaria per il risparmio energetico degli impianti e per far fronte ai cambiamenti climatici;
• La riduzione degli input (concimi, prodotti fitosanitari, acqua) superiore al 5% rispetto alla gestione ordinaria;
• L’applicazione delle tecniche agronomiche di tipo agroecologico in aziende con certificazione bio, effettuando irrigazioni legate
all’andamento delle condizioni climatiche mediante monitoraggio ambientale e integrando la dose irrigua in base all’evapotraspirazione
potenziale;
• Il trasferimento di protocolli di gestione della chioma, applicando sulle varietà autoctone della Sicilia Orientale principali e su quelle
neglette, i principi di potatura minima e potatura a vaso policonico,
• L’ottimizzazione e alla stabilizzazione del processo fermentativo delle olive da mensa attraverso l’impiego di colture starter selezionate di
batteri lattici e lieviti al fine di ottenere un prodotto finito funzionale a ridotto contenuto di sale.
• la caratterizzazione genetica di cloni di varietà autoctone principali e di varietà neglette per la salvaguardia di questa biodiversità e per una
tracciabilità delle produzioni;
• - La disseminazione delle innovazioni in tutto il territorio considerato e in ambito unionale.
Risultati attesi
- La costituzione di un partenariato comprendente due Enti di Ricerca, un Consorzio di produttori, nove aziende agricole, un frantoio, una azienda di trasformazione;
- la riduzione della stanchezza dei suoli, per il miglioramento della fertilità e per la riduzione dell’utilizzo di fertilizzanti di sintesi con ricadute sulla sostenibilità ambientale;
- Il risparmio energetico degli impianti attraverso ;e la riduzione degli input (concimi, prodotti fitosanitari, acqua) rispetto alla gestione ordinaria;
- Il miglioramento della gestione della chioma e quindi il miglioramento della gestione dell’oliveto mediante l’applicazione di principi di potatura minima e potatura a vaso policonico,.
- L’ottimizzazione e alla stabilizzazione del processo fermentativo delle olive da mensa attraverso l’impiego di colture starter selezionate di batteri lattici e lieviti al fine di ottenere un prodotto finito funzionale a ridotto contenuto di sale.
- Lo studio delle acque di vegetazione e dei sottoprodotti dell’industria olearia per il loro riutilizzo nell’industria agroalimentare.